VIAREGGIO. “Possiamo tirare un sospiro di sollievo, i numeri del turismo della Toscana, anche per quest’anno, ci dicono che mediamente facciamo meglio delle altre Regioni, ma anche noi abbiamo l’affanno. Se le presenze degli stranieri fanno registrare un lieve incremento e quelle degli italiani si riducono di un 2%, i fatturati registrano riduzioni attorno al 5-10%, rispetto al 2012”. Lo scrive Assoturismo-Confcommercio Toscana. “Contemporaneamente, se guardiamo cosa sta emergendo a livello internazionale, notiamo come i flussi turistici seguano trend significativi di crescita. Fino al 2020 l’organizzazione mondiale del turismo, per i Paesi dell’Europa Mediterranea prevede tassi di crescita media dell’2,6% annuo”.

“La capacità di mantenere e, se possibile, aumentare le nostre quote di mercato, dipende unicamente dalla competitività delle nostre imprese e delle destinazioni turistiche della nostra Regione. E’ quindi indispensabile mettere in atto politiche, strategie ed azioni coerenti ed efficaci, che aiutino il comparto del turismo toscano, a tenere il passo.

“Nel corso della riunione degli Stati generali di Turismo e Commercio, organizzati dalla Regione e da noi fortemente sollecitati, la nostra associazione presenterà proposte concrete a sostegno dello sviluppo di questo comparto strategico per la ripresa economica della Regione e del Paese. Lo ha affermato Massimo Vivoli, presidente regionale di Confesercenti Toscana, a conclusione del Coordinamento Regionale di Assoturismo Confesercenti Toscana, svoltosi a Firenze, nel corso del quale i rappresentanti delle numerose categorie economiche del turismo hanno analizzato la situazione del comparto ed avviato il percorso di dialogo con le imprese che consentirà a Confesercenti Toscana di mettere a punto la propria piattaforma di proposte da presentare nell’ambito degli Stati Generali del Turismo e Commercio”.

La Regione Toscana parla di “Segnali positivi dal turismo in Toscana, che sembra uscire dalla crisi e smentisce le previsioni più nere. L’indagine realizzata dal Centro Studi Turistici di Firenze per Toscana Promozione, condotta su un campione di 796 imprese ricettive, afferma che il trimestre giugno-luglio-agosto dovrebbe segnare il più 0,7 per cento di arrivi e il più 0,5 per cento di pernottamenti grazie ai mercati esteri e al ritorno degli italiani in agosto, anche se resta un andamento incerto del mercato interno, nonostante sul mercato pesino ancora i condizionamenti della crisi economica che hanno assottigliato ulteriormente i budget delle vacanze.

“La Toscana tutta si è impegnata in un lavoro congiunto pubblico-privato che è stato determinante per ottenere il risultato positivo che segna l’estate turistica 2013” ha affermato l’assessore regionale al turismo Cristina Scaletti presentando stamani i dati dell’indagine di CST. Accanto a lei erano proprio il direttore di CST Alessandro Tortelli e il direttore del settore turismo di Toscana Promozione Alberto Peruzzini. “Si tratta di un segnale che conferma giusta la strada intrapresa, costruita sulla scelta del web come sede prioritaria di promozione, dell’attenzione rivolta verso i mercati esteri, nonché della strategia legata al Piano Italia mirato alla domanda turistica interna. A questo si aggiunge la creazione di Arcobaleno d’estate, dove oltre a fornire una vetrina delle eccellenze della nostra regione, si è dimostrato che il modello del lavorare tutti insieme è di fatto la nostra vera arma vincente”.

Quindi la Toscana mantiene saldamente la sua posizione grazie alla domanda estera e al recupero in agosto di quella italiana, anche se nel periodo sono stati registrati significativi cambiamenti, a partire dall’aumento della quota di turisti che hanno selezionato i servizi sulla base del prezzo e non della proposta; per proseguire con l’ulteriore incremento delle prenotazioni “sottodata” tramite il web; e per finire il rafforzamento del segmento “lusso”, grazie alla domanda proveniente in prevalenza dai mercati extraeuropei.

Giugno è stato sicuramente il mese peggiore (-1,3% di arrivi e -1% di presenze) per la contrazione della domanda italiana (-3,6%), solo parzialmente compensata dai pernottamenti dei turisti stranieri (+1,4%). Luglio ha registrato andamenti altalenanti, con segnali di netto recupero nella seconda parte del mese, grazie alle provenienze dall’estero (+3% di presenze) che hanno riportato i valori sui livelli di stabilità. I flussi di agosto, invece, sono stati una boccata di ossigeno per il sistema turistico regionale, con una evidente ripresa della domanda italiana (+0,6%) che è proseguita fino alla quarta settimana. Significativa anche la quota di stranieri (+3%) e secondo il giudizio degli intervistati l’andamento del mese centrale ha consentito di recuperare abbondantemente il gap di inizio stagione.

I dati segnalano dunque un’offerta che ha saputo tener fronte alla crisi, anche se non in maniera omogenea. Il balneare sembra abbia retto meglio di altre destinazioni (+0,5% di pernottamenti), in particolare l’Arcipelago (che esce tuttavia da anni difficili), la Costa degli Etruschi, la Versilia e la Maremma. Leggermente migliori i risultati delle aree della collina/campagna (+1,1%), anche se il trend è stato disomogeneo e in alcuni casi si è registrata una leggera flessione della domanda estera. Anche la risorsa culturale ha continuato a registrare dati di crescita (+1,2%) e gli incrementi più significativi sono stati rilevati per i mercati extraeuropei. In flessione, invece, il prodotto montagna (-1,2%) e termale (-1,6%), mentre l’atro interesse dovrebbe segnare il -0,5%.

Gli arrivi dalla Germania hanno evidenziato un discreto incremento. Per Austria e Svizzera si stima un trend di stabilità, anche se i mercati prediligono i viaggi nella stagione primaverile ed autunnale. È continuato il trend positivo degli arrivi dal Belgio, Olanda, Francia e Paesi Scandinavi. Stabile l’andamento delle provenienze dal Regno Unito. Le indicazioni migliori sono per il mercato russo. Per gli Usa si registrano dati contrastanti, mentre aumentano gli arrivi dal Giappone. In generale crescono anche i mercati BRIC, ad eccezione del Brasile che mostra qualche segno di flessione.
Anche settembre dovrebbe segnare un trend di stabilità o di leggera crescita. Ad oggi, l’andamento degli hotel a 4/5 stelle è stimato in aumento, mentre per l’extralberghiero si prevede una flessione. I prodotti con le migliori aspettative sono le Città d’Arte e la Costa.

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